Laboratori alla Biblioteca di Corbetta

15-20 minuti


Nel mese di Aprile si è concluso l'appuntamento che mi ha portato per 14 giovedì a raggiungere la Biblioteca di Corbetta per condurre laboratori, finalizzati alla lettura e alla comprensione del rapporto tra testo e immagine nello svolgimento di una storia, che ha coinvolto tutte le classi della scuola primaria.

Tutto questo non sarebbe potuto accadere senza l'interesse, il sostegno e l'entusiasmo di Paolo Testori, Responsabile del servizio cultura e biblioteca del comune di Corbetta  e senza l'aiuto, la gentilezza e la collaborazione di tutti coloro che lavorano all'interno della Biblioteca: Elena Colombo, Clara Corti, Riccardo Garavaglia e Eva Ranzani che ringrazio moltissimo e spero di rivedere presto.



Ogni giovedì ho raggiunto questa bellissima Biblioteca  che consiglio a chi vive in zona di visitare e di iscriversi per il prestito ( anch'io l'ho fatto!) perchè è tra le biblioteche meglio fornite che io conosca.  
Posso dire che di biblioteche ho una certa esperienza, perchè in biblioteca ho trascorso molto tempo dall'adolescenza ad oggi. 


Mi piace iniziare a raccontare questa meravigliosa esperienza con un po' di numeri:
14 viaggi,
39 classi incontrate
più di 900 bambini 
e più di 900 storie raccontate e disegnate
utilizzando, ogni bambino,
1 foglio in formato A3
  2 dadi con le figure

 matite, gomma e pennarelli.



Ogni appuntamento ha visto lo svolgersi di 3 laboratori
 con 3 differenti classi
 
La durata di ogni incontro per ogni classe è stata di circa 1 ora -1 ora 15.
I laboratori hanno avuto come base l'ideazione e lo sviluppo di una storia raccontata con testo e immagini ( classi prime, seconde, terze ); l'ideazione e lo sviluppo di una storia raccontata solo per immagini ( classi quarte) ; l'ideazione e sviluppo di una storia raccontata attraverso il fumetto ( classi quinte).
 I laboratori sono stati ulteriormente differenziati, a seconda della classe di appartenenza, dall'elaborazione dell'oggetto libro finale.

I bambini delle classi prime hanno lavorato sul libro formato leporello
 
Nella prima parte sono stati presentati esempi di libri illustrati, si è introdotto il formato leporello e si è spiegato il perché del nome, se ne è illustrata la flessibilità e la sua potenzialità in quanto rappresenta la forma base del libro ottenuto senza bisogno di tagliare la carta. Nella seconda parte, attraverso dadi cantastorie e la spiegazione della suddivisione della storia in quattro momenti  siamo arrivati all'ideazione della storia e alla sua suddivisone in immagini.
 Nella terza parte si è avuta la realizzazione dell'oggetto libro da parte di ogni partecipante.


I tavoli pronti per essere usati e... consumati.



Scegliere le immagini, per questo post, per ogni classe non è stato facile...ce ne sono ancora tante tutte bellissime.
 Queste che vedrete sono solo un assaggio.

I protagonisti delle storie sono stati diversi: si è raccontato di angeli, auto, 
pulmini, pulcini, sirene,ecc.



Le storie sono arrivate per magia quasi da sole.
Dopo poco più di un'ora erano lì disegnate e colorate.

I bambini delle classi seconde hanno lavorato sul libro formato leporello dai contorni ritagliati
Con l'introduzione del contorno ritagliato è stato  lasciato spazio ulteriore all'immaginazione per la creazione di storie. I contorni ritagliati hanno fornito un aiuto visivo di come le forme possano raccontare una storia.


Le prime sagome erano con cartoncini di tanti colori. Poi, dopo averli dimenticati sul treno in un giorno di pioggia, li ho rifatti tutti blu...ma sono piaciuti ugualmente.



 Le sagome sono state utilizzate per la creazione dei libri a leporello sagomati

Si è così creato il libro castello


Devo ammettere che i libri sagomati della città e della campagna sono stati i più amati.


 Trovo interessante come ognuno abbia scelto la posizione del testo, in maniera autonoma ed efficace, a seconda dell'economia della storia e dell'immagine.
           
Anche il libro sagomato del mare ha avuto i suoi estimatori.







I bambini delle classi terze hanno lavorato sul libro origami.

Attraverso la semplice piegatura in 8 parti di un foglio A3 e un piccolo taglio ad hoc, si ottiene un libro con 6 pagine. E' un formato snello e veloce che ha permesso lo svolgimento di una storia in poche pagine dando la sensazione di avere in mano un piccolo libro.
Anche qui i personaggi e le storie sono state tante e tutte diverse.


Sono comparsi anche mostri spaventosi

Bus inseguiti dalle nuvole. Questa immagine è tra le mie preferite...
come anche quella dei mostri qui sopra.

In realtà sono tutte preferite...Ho invidiato la libertà di espressione e la differenza di segno...proprio come dei veri piccoli illustratori e autori di picture book.

E cosa dire di questo re cane? Meraviglioso!


E  del fiore innamorato?

Anche questo pulcino ha la sua storia da raccontare...

Sono apparse papere spaventate

Alcune storie non hanno un happy ending, si parla anche di fame e di morte, come nei veri classici della letteratura.


Si è parlato di amicizia

I bambini delle classi quarte hanno lavorato sul silent book e hanno raccontato quindi una storia senza le parole. 

Ho presentato alcuni libri che raccontano storie utilizzando esclusivamente le immagini. Si sono trattate le caratteristiche fondamentali del silent book e ho dato, brevemente, gli strumenti per aiutare i bimbi a leggere le figure. Ho sottolineato la preziosità della lettura per immagini che contribuisce, superando le barriere linguistiche, a favorire l’incontro e lo scambio tra culture diverse.

Ognuno è arrivato all'ideazione della storia e alla sua suddivisone in immagini dopo avere tirato i dadi





Per la rana un piccolo illustratore ha preso spunto dal mio libro illutrato sul brutto anatroccolo. Mi sono sentita molto onorata!

In certi momenti, forse perchè eravamo vicini all'ora di pranzo, si pensava molto a mangiare.


 Anche le balene erano affamate.


Nessuna pietà da parte di cattivi su bus gialli.

E non solo cattivi che guidavano il bus, ma...

 ... non sono mancati nemmeno draghi e cavalieri dalla sfavillante armatura.




E per finire i bambini delle classi quinte hanno lavorato sulla storia raccontata a fumetti.
Nella prima parte ho descritto loro le caratteristiche che contraddistinguono i racconti con i fumetti.

Ho preparato una base e poi, anche in questo caso, i dadi hanno aiutato a trovare i principali personaggi della storia.


Si prendono appunti, si sperimentano vari approcci


La storia finalmente ha inizio

 
 

 


Con questa ultima frase "Non vedo l'ora che sia domani" così positiva e luminosa non posso che concludere anch'io aggiungendo "non vedo l'ora di farne altri, perchè questi laboratori sono stati bellissimi!"

Grazie per avermi letto fino a qui!










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